Bitcoin è una moneta virtuale priva di un ente centrale. Essa si basa sul principio del peer-to-peer (p2p) ed è un protocollo open source. Ciò che la distingue dalle valute di tipo tradizionale è il fatto che essa è una moneta che utilizza un database distribuito tra i nodi della Rete i quali tengono traccia delle transazioni e con l’aiuto della crittografia gestisce gli aspetti funzionali, come la generazione di nuova moneta e l’attribuzione di proprietà. Attualmente esiste un limite tecnologico nella dimensione dei blocchi di Bitcoin che corrisponde a 1 MB, che permette di raggiungere un limite al massimo di sette transazioni per secondo, impostato per evitare che la rete venga ingolfata da tante transazioni di scarso valore. Con la crescita di Bitcoin il numero di transazioni effettuate ha raggiunto il limite di capacità del blocco e la barriera di 1 MB si sta traducendo in un collo di bottiglia. L’aumento delle commissioni e troppi ritardi rischiano di spostare il mercato di Bitcoin verso le altre criptovalute. Pertanto oggigiorno scalabilità rappresenta uno dei maggiori rischi al futuro di Bitcoin. La tesi si propone di analizzarne il fenomeno di scalabilità, partendo dalle prime proposte fino alle possibili evoluzioni future. Vengono introdotti i concetti e i meccanismi del funzionamento del sistema Bitcoin. In seguito viene fatta un’analisi del problema della scalabilità e vengono discussi i vantaggi e i limiti dell’aumento del limite massimo della dimensione del blocco. Viene fatta un’analisi su quanto incide l’aumento di Block Size sul consumo di risorse e sul tempo di propagazione dei blocchi. Viene esaminato il sistema Bitcoin in un insieme di livelli di astrazione ai fini di esplorare tutte le problematiche della scalabilità in diversi settori del protocollo Bitcoin. Vengono infine analizzati i progetti recenti del settore: “Segregated Witness” e “Bitcoin Unlimited”.